Il 1° luglio 1906 venne inaugurata con grandi festeggiamenti la Ferrovia della Val Venosta. L’arciduca Eugenio era presente in rappresentanza di Sua Maestà l’Imperatore. Alla cerimonia di apertura hanno preso parte anche il ministro delle Ferrovie Derschatta e altri ospiti d’onore. Il banchetto si è svolto al Kurhaus di Merano. Oltre alla grande cerimonia di inaugurazione della nuova stazione ferroviaria di Merano, costruita come stazione di transito alla periferia della città con un edificio di accoglienza imperiale, in tutte le stazioni fino a Malles si sono svolti festeggiamenti e cortei d’onore. Per accogliere il corteo d’apertura addobbato a festa, per il quale era prevista una permanenza più lunga a Silandro, alla stazione si erano schierati: il capitano distrettuale Nagl con i funzionari del distretto politico, i funzionari del tribunale distrettuale, il dell’ufficio delle imposte e delle altre autorità e uffici, il decanato e il clero del monastero, il magistrato del mercato e la direzione della comunità della zona, nonché le seguenti corporazioni con le loro bandiere: una colonna di fucilieri in costume nazionale, i fucilieri dello stand, i vigili del fuoco corpo d’armata, la banda cittadina e il coro maschile.
Quando alle ore 11, al suono dell’inno imperiale e del fuoco dei petardi, il corteo di apertura, riccamente addobbato, entrò nella stazione, l’arciduca aveva ricevuto il rapporto del capitano distrettuale, il discorso di benvenuto del consiglio locale e il poetico saluto del gruppo di ragazze arrivate con mazzi di fiori, il coro maschile è caduto con il potente canto corale “Hoch Österreich”. L’Arciduca passò tra le file del pubblico impiego e il lungo fronte delle corporazioni e ringraziò dell’accoglienza.
Testo scritto da Manuel Massl, Silandro Vetzan